Grazie a questo servizio di Google potete visitare il mondo comodamente seduti davanti al PC
Sarete voi a scegliere se volete vedere immagini casuali da tutto il mondo oppure solo di una nazione
tipicamente sfizzera, è una delle tante che potrete vedere.
Vagare per il mondo, senza meta. Saltare da un luogo a un altro, vedere panorami meravigliosi e luoghi da cui allontanarsi senza rimpianti. Oppure scegliere una nazione e godersi le immagini (slideshow mode)Non è un sogno. È possibile – virtualmente – grazie a
www.mapcrunch.com. È un sito che sfrutta Street View, il servizio di Google che consente di vedere le fotografie delle strade di molti Paesi, partendo dalla mappa. Le immagini sono realizzate con alcune automobili che girano per il mondo, nazione per nazione, montando un apparecchio fotografico sul tetto. MapCrunch mostra, a caso, un’immagine presa da questa immensa banca dati.
Ogni volta che si clicca il bottone GO! (vai), si finisce in un altro posto. Ci si ritrova in una stradina nel bosco oppure accanto a un parcheggio, si vedono case, casette, palazzi, automobili, frammenti di vita di quartiere, persone che guardano verso l’obiettivo, attratte dallo strano aggeggio montato sul tetto della macchina.
Ciò che rende MapCrunch interessante è la sua potenza in termini di serendipità, cioè la capacità di trovare qualcosa senza cercarla.
Le storie in cui la serendipità ha un ruolo importante sono parecchie.
Quella più famosa è probabilmente la storia di Cristoforo Colombo. Ha scoperto l’America cercando l’India. Ha trovato qualcosa che non cercava (non ha trovato, invece, ciò che cercava, ma questo è un altro problema).
Un’altra storia celebre è quella dell’LSD. Le sue proprietà stupefacenti furono scoperte per caso dal chimico svizzero Albert Hofmann. La penicillina, dal canto suo, crebbe da sola nelle provette mal disinfettate di Alexander Fleming, che si accorse in seguito di come questa avesse ucciso i batteri.
E anche i Post-it, la cui colla è abbastanza debole per poter staccare e riattaccare i celebri foglietti gialli, sono stati inventati durante le ricerche per un collante molto potente.
La parola serendipità deriva da un’antica fiaba persiana, I tre prìncipi di Serendip , ambientata nello Sri Lanka (il cui nome arabo è, appunto, Serendip).
I protagonisti di questa fiaba hanno come dono naturale quello di trovare cose.
La serendipità è essenziale per ampliare i nostri orizzonti e lasciarci sorprendere da ciò che non conosciamo. Ma è inutile, se la nostra mente non è pronta ad accogliere le novità.
L’uso quotidiano di internet ha moltiplicato le occasioni di serendipità e cioè la capacità di trovare qualcosa senza cercarla